Cenni storici del gioco della palla tamburello

ll gioco della palla vanta una nascita molto antica: addirittura possiamo far risalire le prime testimonianze scritte e figurative all'epoca classica: d'altra parte per i Greci del V sec. A. C. era fondamentale l'armonia che deriva dall'equilibrio fra bellezza interiore ed esteriore e la "sferistica" era considerata un esercizio fondamentale per consentire alla gioventù di raggiungere questo obiettivo. 

Del resto è facilmente comprensibile come il gioco della palla, insieme ad altre specialità sportive oggi molto praticate abbia acquistato nel corso dei secoli sempre maggior importanza, se si considera che il gioco stesso è espressione di una necessita naturale dell'uomo. È comunque nel Rinascimento che si sviluppano alcuni giochi che appaiono come diretti antenati della moderna palla tamburello:il gioco del bracciale, della palla corda e di una forma ancora rudimentale di tamburello.

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Proprio nel 1555 Antonio Scaino, un abate di Salo scrive "sul giuoco della palla" il primo trattato sull'argomento, che risultò interessantissimo non solo per la descrizione minuziosa degli strumenti di gioco e per i consigli tecnici che suggerisce ai giocatori,ma soprattutto, perchè attribuisce grande attenzione al fattore umano, apparendo così di una sconcertante modernità. Ma è della meta del 1800 in poi che il tamburello viene ad assumere un'importanza sempre più rilevante come gioco di grande diffusione popolare, soprattutto in certe aree geografiche (Piemonte, Trentino, Veneto, Lombardia,Toscana). Dapprima si tratta di un tamburello ancora rudimentale, fabbricato con pelle di cavallo conciata,a volte addirittura di asino. Si diffonde nelle piazze dei paesi, costituendo lo svago preferito dai giovani. Era proprio questo il carattere distintivo del gioco della palla tamburello: la sua genuinita, la sincera passione sportiva di chi lo praticava, la palla, insomma, veniva giocata in un angolo indifendibile della piazza, toccava all'avversario riuscire a comprendere quale traietto riaavrebbe assunto la palla giocata per intercettarla in tempo utile per poi ribatterla nel campo avversario. L'entusiasmo indicibile della folla che rimaneva sotto il sole per ore, d'estate, nonostante il caldo torrido, per sostenere con il proprio tifo caloroso i propri beniamini rabberciando un frettoloso copricapo formato da un fazzoletto di tessuto per sopportare la canicola. Veramente altri tempi: si giocava, appunto, sulla piazza del paese che allora non era asfaltata,ma in terra battuta con tre immensi gelsi secolari (i morari del Fele) (queste erano le caratteristiche della piazza di Segno alla fine degli anni quaranta) situati a bordo piazza con le fronde che invadevano lo sferisterio e quando la palla giocata si perdeva fra i rami i giocatori delle due squadre rimanevano per alcuni secondi con il naso all'insù per vedere dove andava a cadere, perche se fortunatamente ricadeva nel terreno di gioco bisognava essere pronti nel recuperare la pallina e rimetterra nel campo avversario.

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Tutto ciò rendeva il gioco molto difficoltoso e le cadute erano frequenti. Ma i giocatori cadevano, si rialzavano e riprendevano a giocare con immutato slancio e passione. A poco a poco a nche la palla tamburello diventa una disciplina sportiva vera e propria: il tamburello stesso subisce un'evoluzione fino ad assumere la forma attuale.
l primi campionati ufficiali risalgono alla fine dell'800, ma, dopo un periodo di confusione, solo nel 1920 nasce una confederazione che comprendeva la palla tarnburello, il pallone elastico ed il pallone a bracciale: l'F.N.G.P. (Federazione Nazionale Gioco del Pallone). Seguirono anni di vicende alterne: nel 1926 nacque la F.l.G.T. la prima Federazione ltaliana Gioco Tamburello, riconosciuta ufficialmente dal C.0.N.I.

Con il Fascismo la Federazione del tamburello, associata al gioco del pallone, passo all'Opera nazionale dopolavoro, che, in seguito alle vicende belliche, scomparve. Nel dicembre del 1946 nacque la Federazione pallone e tamburello, che ebbe tuttavia, vita molto agitata. Pochi anni dopo si sciolsero gli organi federali e nel 1960 vi fu l'ennesimo tentativo di riunificazione di tamburello, bracciale e pallone elastico, che nel 1962 si staccò fondando la F.l.P.E. Finalmente lo sport della palla tamburello ottiene il doveroso riconoscimento della propria dignità ed importanza quale disciplina sportiva autonoma con la fondazione della F.l.P.T. (Federazione ItaIiana Palla Tamburello). Ouesta in sintesi, è la storia delle vicende della palla tamburello.

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